LA VOCE DELL'ALTRO
26.00 €
ANNA BARBAGALLO TOSCANO
A
chi, come l’autrice, ha avuto la ventura di intrattenersi, per buona parte
della propria vita, con la psicoanalisi e con l’Ebraismo sono apparsi del tutto
evidenti la fitta trama di riferimenti, gli echi lontani ma potenti, il gioco di contrappunti e di variazioni fra il pensiero che
ha inaugurato il Novecento e la cultura millenaria dalla quale esso discende e
alla quale appartiene in ininterrotta fedeltà.
La
ricerca di questo saggio risale dal testo freudiano alle sue origini talmudiche
e cabalistiche e, gettando un ponte fra Illuminismo ebraico e tradizione
mistica, rinnova il patto con il Libro, organismo vivente, luogo d’incontro fra
tradizione e innovazione.
L’invenzione
della “cura delle parole”, infatti, fondava la sua autorità sull’antica sapienza
cosmogonica di un Dio che si diletta con le lettere dell’alfabeto ancora prima
della Creazione.
Il
disagio della psicoanalisi del nostro tempo richiede una profonda revisione di
alcune categorie interpretative, sulle tracce, non ancora battute, dello stesso
pensiero freudiano e individuate da alcuni psicoanalisti contemporanei.
L’autrice ritiene che si estendano campi ancora
inesplorati di irradianti interconnessioni fra il cosiddetto pensiero
occidentale e la sapienza mistica ebraica, fra Atene e Gerusalemme e che, da
qualche parte, si snodino percorsi che conducono a crocevia di incontri: Abramo
e Ulisse, angeli e demoni, logos e profezia.