VITA E OPERE DI ELIA BENAMOZEGH
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GUGLIELMO LATTES
Non presumo, scrivendo queste pagine intitolate cenni considerazioni e
note sulla vita e sulle opere di Elia Benamozegh d’aver scienza e autorità valevoli a porre in luce tutti i
tesori di bellezza, di verità e di profonda sapienza racchiusi negli scritti
dell’illustre teologo. Scrivo questo lavoro perché credo che se in Germania il
Dr. Berliner poteva dire dopo la morte del Benamozegh: “poche persone nella
nostra società hanno udito il suo nome il quale designa una eccellenza a cui
bisogna aver riguardo nel campo dello scibile umano”, – qui in Italia –
quantunque il nome di questo grande risuoni come simbolo di sublime sapienza e
di genio singolarissimo – si possa dire che pochi veramente conoscano l’opera
sua.
Le cause? In parte una certa
avversione che, fra noi, si manifesta per gli studi teologici; in parte lo
spirito dei tempi contrario alle speculazioni metafisiche; un po’ la guerra
fieramente bandita contro ogni sistema fondato sul misticismo, e, infine, anche
la difficoltà di salire alle altezze a cui il Benamozegh si solleva arditissimo
e sicuro.
[…] Scrivo queste pagine non per
idolatria del nome dell’illustre Benamozegh, non per atteggiarmi a nuovo
campione del suo sistema, perché solo una mente pari alla sua può salire in
quelle regioni sublimi a raccogliervi nuovi veri; ma le scrivo per mostrare
quanto possono farsi utili per la cognizione dell’Ebraismo e per la illustrazione
e la difesa dei suoi immortali principî, le verità da lui proclamate con santo
fervore.
[…] Scopo di questo scritto è
ripetere per la stampa a un numero più esteso di persone, quello ch’io diceva
agli ammiratori del Benamozegh: e ciò, oggi, con l’intento di promuovere lo
studio delle opere sue, le quali – anche esclusa la difesa dei principî
cabbalistici – contengono tali idee peregrine e tali verità intorno
all’Ebraismo, da doversi consultare da chiunque desideri il risorgimento della
vita e degli studi religiosi e da chi ami la scienza vera.
Guglielmo Lattes