UNA FERITA ITALIANA
30,00 €
MASSIMILIANO BONI ROBERTO COEN
Avevo 27 anni, ero piena di progetti, speranze,
certezze e quella mattina spingevo con orgoglio la carrozzina della mia prima
figlia, Isabella, tre mesi. Carrozzina azzurra, perché quando sei una madre
adottiva e tutto quello che sogni non dipende da te ma da scelte altrui, quando
hai aspettato sei anni la telefonata che ti cambia la vita, i colori canonici a
quel punto contano poco.
I ricordi, dolorosissimi, sono lì e a volte
tornano, a tratti in modo imprevedibile, senza che apparentemente io li abbia
richiamati. Il biberon all’uscita del Tempio… se una neonata ha fame non puoi
farla aspettare. Il mio essere mancina, che ha protetto la testa di Isabella
mentre beveva il latte. Lo scoppio improvviso di quello che sembrava essere il
cannone del Gianicolo che spara a mezzogiorno, ma era stranamente troppo,
troppo vicino e presente. Il dolore lancinante come di mille lame nelle gambe che
mi blocca. Mio marito che mi toglie la bambina dalle braccia e mi trascina via.
La mitragliatrice alle nostre spalle e noi che corriamo ancora di più, per
quello che possiamo. La bomba che ci esplode davanti, il sangue che mi cola sul
viso e il silenzio vuoto e spaventoso, perché l’esplosione mi ha messo fuori
uso le orecchie.
E poi, e poi…
Eliana
Pavoncello