DELLE NAVI E DEGLI UOMINI
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GIACOMO NUNEZ
All’origine di queste
pagine c’è il destino straordinario dei miei antenati. Li ho cercati e poi
scoperti a briciole, a tappe. Ricostruendo la loro storia mi sono reso conto
che, dalla Spagna a Livorno e poi a Tunisi, hanno dato prova di un coraggio e
di una intraprendenza sconosciuti ad altri. Erano dotati di un orgoglio perfino
eccessivo, ma questo perché erano consapevoli delle loro qualità; erano di
“dura cervice”. Si trovavano nelle quinte della Storia, ma erano presenti
laddove si stava costruendo il mondo moderno.
Durante molti secoli la
loro residenza è stata un porto: Oporto, Bayonne, Bordeaux, Anversa, Amsterdam,
Venezia, Ancona, Livorno e Tunisi. Più tardi intrattennero rapporti con diverse
città strategiche del Mediterraneo (Aleppo, Rosetta, Smirne, Salonicco e
Istanbul), ma anche con l’India e con i Caraibi. Trasportavano merci in quasi
tutti i Paesi del mondo e formarono una rete di complicità e di alleanze
familiari che facilitavano i contatti e le operazioni di commercio.
Tutto era fatto con estrema
discrezione. Per i nuovi cristiani la prudenza era essenziale. L’Inquisizione
era presente ovunque, nell’Europa cattolica dell’epoca e nei nuovi territori
americani, e la sua crudeltà e la sua avidità erano note.
Armatori e commercianti a
largo raggio, le loro navi sono partite dalla Darsena Vecchia verso tutti i
porti del Mediterraneo, dove hanno permesso contatti e scambi con il mondo
musulmano, e anche verso l’Asia e l’America. Hanno contribuito così allo
sviluppo, agli scambi globali e ai contatti con diverse civiltà lontane. Attori
della prima mondializzazione, hanno sempre mantenuto la loro fedeltà a Livorno
e all’Italia anche quando, costretti ad allontanarsi da Livorno dopo la crisi
dovuta al blocco continentale inglese, si stabilirono negli empori del
Mediterraneo e principalmente nella città di Tunisi. Infine il libro descrive
la Comunità portoghese di Tunisi che mantenne in terra musulmana, poi sotto
dominio francese, la sua cittadinanza, la sua lingua e perfino i piatti tipici
livornesi. Libro di passione e di ricordi. «Delle navi e degli uomini» è un
ritorno nel tempo, pieno di emozioni e di fedeltà alle origini e alla
tradizione della Comunità portoghese.