INFINITA NOSTALGIA
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ENRICO ACHILLE COLOMBO
Il pensiero hegeliano
è percorso, dagli anni giovanili alle opere sistematiche, da questa domanda:
«Che cosa rappresenta l’Ebraismo per la costituzione di una metafisica
dell’esperienza dell’uomo?». Hegel non si propone una sua semplice
comprensione, ma si chiede quali categorie concettuali emergano dall’esperienza
storica dell’Ebraismo, tali da rendere possibile l’affermazione dell’uomo come
ragione. La risposta a quegli interrogativi mostrano come la definizione di Dio
come spirito, la vocazione antidolatra dell’Ebraismo non permettano solo il
processo di autocomprensione dell’uomo, ma anche la critica a forme di realtà
‘irrazionali’ e l’apertura del sistema hegeliano alla storia dei secoli
successivi. Infinita nostalgia. Hegel e l’ebraismo vuol mettere a tema,
con attenzione testuale, la lettura che Hegel conduce dell’Ebraismo. È una
questione parzialmente trascurata nella storiografia filosofica in lingua
italiana, problema però ben vivo in tutta la filosofia posthegeliana: la sua
risoluzione è decisiva per l’affermarsi di una civiltà ebraico-tedesca e per la
cultura europea.